Il lutto come perdita di una persona cara ma anche come esperienza di separazione, perdita, allontanamento. Le 7 fasi dell’elaborazione del lutto e della perdita.
In psicologia, quando ci si riferisce al lutto non si pensa solo alla morte di una persona cara, ma a tutte quelle situazioni nelle quali perdiamo qualcosa di fondamentale, come ad esempio una relazione importante (due persone che si lasciano, si separano oppure divorziano), il lavoro, i soldi, oppure fasi della nostra vita come il pensionamento, il trasferimento in un’altra città, l’allontanamento dei figli per motivi di studio o di lavoro, il cambio di status sociale e molte altre situazioni.
Il lutto rappresenta un’esperienza soggettiva e di difficile generalizzazione. Tuttavia, ogni lutto è caratterizzato da un processo di elaborazione con diverse fasi, strettamente connesse tra di loro e di durata variabile. Non esiste un tempo esatto e universale per quantificare il processo di elaborazione. Viene considerato normale uno stato depressivo, conseguente al lutto, di diversi mesi. Se tale stato si prolunga per anni, non è considerato come fase necessaria al processo di elaborazione del lutto ma come fattore di disagio.
Le 7 fasi dell’elaborazione del lutto
SHOCK E NEGAZIONE
La prima reazione, naturale, all’apprendimento della perdita è l’incredulità insensata di quello che è successo. Si può negare la realtà della perdita come protezione e per evitare il dolore. Lo shock fornisce protezione emotiva dall’essere sommerso dall’esperienza della perdita. Questo vissuto può durare per diverse settimane o mesi.
DOLORE E COLPA
Mentre lo shock svanisce, viene sostituito dalla sofferenza di un dolore incredibile. Sebbene sia lancinante e quasi insopportabile, è importante provare vivere questo dolore, evitando di nasconderlo a sé e agli altri, oppure coprendolo con alcol o droghe.
Si possono vivere sentimenti di colpa o rimorso per le cose fatte o per non aver fatto abbastanza per la persona amata.
RABBIA
La frustrazione cede il passo alla rabbia, e potrebbe scatenare una colpa ingiustificata per la morte di qualcun altro. Questo è un momento per “tirare fuori” emozioni bloccate.
DEPRESSIONE, RIFLESSIONE, SOLITUDINE
Dopo un periodo di rabbia, in genere, si inizia a provare un forte senso di depressione e solitudine nonostante la presenza di amici e parenti.
L’incoraggiamento degli altri in genere non è molto utile in questa fase.
Questo è uno stadio del dolore abbastanza normale. Durante questo periodo, infatti, si realizza profondamente l’esperienza della perdita.
RIPRESA
Nel lutto normale, la persona lentamente ricomincia ad adattarsi alla vita in assenza della persona cara, ci si calma e si ricomincia a riprende una normale organizzazione della vita. I sintomi fisici diminuiscono e la “depressione” si riduce leggermente.
RICOSTRUZIONE
Man mano che l’esperienza della perdita si allontana, la mente ricomincia ad riattivarsi e si cercano soluzioni realistiche ai problemi posti dalla vita senza la persona amata. Si inizia a cercare di risolvere problemi pratici, finanziari e organizzativi
ACCETTAZIONE E SPERANZA
Nell’ultimo dei sette stadi si impara ad accettare e ad affrontare la realtà della tua situazione. Accettazione non significa necessariamente felicità istantanea. Il dolore e le turbolenze rimangono, ma sono più gestibili; si può utilizzare più facilmente il sostegno della propria rete relazionale e si ridà un senso alla propria vita. Si può pensare al futuro con più speranza.
Quando il lutto o l’esperienza della perdita sono particolarmente traumatiche oppure non si riesce a trovare risorse interne ed esterne per sciogliere il dolore, probabilmente è rimasto un blocco emotivo da sciogliere.
Quasi tutte le ricerche hanno dimostrato che il trattamento attraverso l’EMDR, risulta una delle terapie di elezione per il lutto o perdite importanti.